Diaz vaccinale

Di Ribelle Moderato

L’Italia ha ormai raggiunto l’80% della popolazione vaccinata con almeno una dose, è ad oggi uno dei paesi più vaccinati al mondo.

Con l’approvazione per i bambini dai 5 anni in su, presto per i neonati (e forse anche per i bambini non ancora nati, vien da pensare) e l’estensione del greenpass ad ogni ambito della nostra vita, il governo ha ormai raggiunto, o quasi, il massimo della popolazione che poteva convincere.

Inizialmente con la propaganda, poi con il ricatto; ma lasciando sempre, quasi a tutti, una scappatoia.

Stiamo quindi per raggiungere un bivio: Tra poco, il governo potrebbe ritenersi soddisfatto del risultato ottenuto. Potrebbe ritenere che qualsiasi altra misura avrebbe un costo (manifestazioni, cause legali, destabilizzazione politica) superiore ai suoi benefici.

Potrebbe prendersi la sua vittoria e, memore degli insegnamenti di Sun Tzu (che ci ricorda come combattere contro un avversario senza vie di fuga sia estremamente pericoloso, anche se è più debole di noi) lasciare una via di fuga ai no vax e trovare con loro una pacificazione. Come si fa solitamente alla fine di una guerra civile con i rimasugli della parte sconfitta.

Oppure no.

Il livello di inimicizia tra l’attuale classe politica e i renitenti, ormai diventato assoluto, potrebbe portare i primi a volere una vittoria totale, un’umiliazione, un annientamento dei secondi. Radere al suolo la nostra Cartagine e spargerci sale così che non vi cresca più niente.

La situazione avrebbe molti paralleli con quello che accadde a Genova e in particolare alla Diaz e a Bolzaneto 20 anni fa.

I manifestanti di Genova, accorsi da tutta Italia ed Europa, avevano una colpa: Aver messo in discussione la classe dirigente, averla messa in cattiva luce davanti agli altri “leader del mondo libero”, aver dimostrato che la sua autorità non era assoluta. Come stiamo facendo noi no vax con altri mezzi.

E per questo è stata punita. Ragionevolmente, non si vedono altri motivi che potrebbero portare uno Stato a piazzare delle molotov per inscenare una false flag, entrare in un dormitorio ed iniziare a massacrare chiunque capitasse a tiro, per poi umiliarli e torturarli ulteriormente in un campo di detenzione.

Una classe di politici (la stessa di adesso) il cui unico scopo è dimostrarsi degli abili luogotenenti dell’anglosfera ed acquisire prestigio nei confronti degli usurai, non poteva fare altrimenti.

Il problema, per noi, è che funzionò.

Da quell’umiliante sconfitta la sinistra extraparlamentare italiana non si è più ripresa, insieme, diciamo, a tutto il mondo della “contestazione radicale” al Sistema.

Le ultime vere contestazioni arrivano con Monti. Da lì in poi, solo demoralizzazione incanalata in battaglie cringe e gay favorevoli al sistema, da esso create per ammansire la sinistra e saziare la costante fame di crociate tipica del pensiero progressista.

E così la lotta per salvare gli orsi polari (trasferire ricchezza dal basso verso l’alto), diritti lgbt (sdoganare la pedofilia e mercificare la vita familiare), diritti delle donne nel mondo (bombardare ogni avversario di Israele in Medio Oriente), diritti dei migranti (importare manodopera a basso costo e alienata dalla società). Infine la lotta al raffreddore, quindi l’istituzione della società del controllo totale e il completamento della ri-feudalizzazione della società occidentale.
Gombagnih, abbiamo vinto!

E’ per questo che non li vedete dar fuoco alle camionette della polizia per protestare contro il governo Draghi. Alcuni di loro pensano che la scienza e il progresso scientifico siano neutrali o dalla loro parte (come da tradizione marxista e positivista), altri (forse la maggioranza) non lo pensano ma si ricordano di come andò a finire l’ultima volta che provarono a contestare il Sistema.

Il governo potrebbe quindi voler fare a noi quello che fece alla sinistra vent’anni fa, disintegrandola (a noi non intitolerebbero neanche un’aula del parlamento ne concederebbero la testa di qualche funzionario come successo per Genova) .
Il motivo non sarebbe quindi volerci inoculare di per se, del resto il QR code è indipendente da quello e, per quanto riguarda l’aspetto economico, potrebbero vendere infiniti vaccini alla parte di popolazione che volontariamente si è gettata tra le loro grinfie. Il vero motivo sarebbe mettere la parola fine ancora una volta ad una crescente opposizione al Sistema.

Inutile dilungarsi sul come: In un paese con reddito medio lordo inferiore ai 2mila euro al mese e con alta disoccupazione, potrebbero bastare l’obbligo vaccinale per lavorare o anche solo una sostanziosa ammenda (potrebbero anche spingersi ben oltre e con ferocia, ma non è questo il punto).

Ora non ci resta che aspettare, e fare tutto ciò che è in nostro potere per far credere ai capetti locali della NATO che la prima opzione, la pacificazione, sia preferibile alla seconda, la resa dei conti.

Ognuno resisterà secondo le sue possibilità e secondo la sua coscienza. Arrivati a questo punto, lo sforzo fatto dalla quasi totalità di noi è stato già superiore alle aspettative.
Ma dargliela vinta prima del dovuto non serve a niente.

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